l'oratorio
Un uomo chiamato Gesù
L'ORATORIO fu un genere di spettacolo sacro senza azione né apparato scenografico. Definito "melodramma senza scene" per tale scarna essenzialità, in origine ('600) fu costruito su soli coro e accompagnamento strumentale. Presentava fatti biblici esclusivamente narrati, a carattere meditativo e religioso; poi si arricchì di brani dialogati, con canti e musiche. Nel tempo assimilò anche temi profani.
C'è un legame profondo fra la vocalità dell'Oratorio e il recitar cantando. C'è una sorta di consequenzialità diretta, o di trapasso, dalla Lauda all'Oratorio. La narrazione è affidata alla figura dello storico, l'historicus, che può anche essere il coro. Il dialogo è distribuito fra le parti.
L'oratorio voleva essere portatore di una parola universale, veicolo
di indagine sull'essere e sull'esistenza. Più che "allietare" l'animo
doveva suscitare stati meditativi. Adesso l'Oratorio è un genere
di teatro assolutamente desueto e quasi scomparso dalle produzioni sceniche
italiane.
Su tali originari profili la regia ha strutturato questo allestimento.
sopra: Passione da Il Vangelo Illustrato da Salvatore
Fiume, Ediz. Paoline 1988
nel mezzo: la Madre nel film The Passion da www.spettacolo.virgilio.it.
sotto: Salvatore Fiume Volto di Gesù (ed. Paoline id.c.s.)