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autore opera e stampa sul debutto dell'allestimento
OMERO
La vita di Omero somiglia a quella errantesca del suo Personaggio. Come Ulisse
anche Omero viaggiò molto. Pindaro,
Simonide di Amorgo e altri lo dicono originario di Chio. Pur se Pindaro, accanto alla
città di Chio, menziona Smirne. Omero nasce intorno al Nono sec. a.C. Il suo nome originario
è Melesigene. Melesigene è convinto
da un mercante di nome Mente della utilità straordinaria del viaggiare. E va per il mondo.
E' nella Spagna e nell'Italia. E' anche a Itaca, dove si ammala
alla vista e ove apprende molti particolari dei viaggi di Ulisse, e ne fa tesoro.
Perde la vista definitivamente e decide di fermarsi a Smirne. Ma non potendo là vivere di
soli versi, si trasferisce a Cuma, dove è accolto e dove la sua poesia
ottiene grande successo. Nella lingua di Cuma "cieco" si dice "omeros" e d'allora
Melesigene sarà chiamato "Omero". Lascia Cuma e si trasferisce a Focea, dove
compone LA PICCOLA ILIADE e le FOCIDE. A Chio si trasferisce ancora per smascherare
un suo plagiatore. A Chio è ospite
di un pastore, Glauco, e lì prende moglie ed ha due figlie. A Chio Omero compone l'ODISSEA
che gli dà plausi generali e notorietà in tutta la Grecia. Decide di riprendere i viaggi
e trascorre quasi l'intero anno a Samo. Poi parte per Atene ma nell'isoletta di Io si ammala
e muore. Viene sepolto nella stessa spiaggia dove era poco prima deceduto.
IPPOLITO PINDEMONTE
nacque a Verona il 13 nov 1753. La sua famiglia era fra le più antiche e le più nobili di
Verona. Imparò da Gerolamo POMPEI l'arte di tradurre con eleganza i classici. Fra le sue
opere più significative una tragedia, l'ULISSE, LE POESIE CAMPESTRI, la tragedia l'ARMINO,
l'ABARITTE racconto. Cominciò un poema sui CIMITERI presto fermato per la pubblicazione
del carme del Foscolo I SEPOLCRI. Poi scrisse l'EPISTOLA, i SERMONI, il poemetto
sul COLPO DI MARTELLO DEL CAMPANILE DI SAN MARCO, e nel 1822 l'intera versione de L'ODISSEA.
Infine il poemetto TESEO CHE UCCIDE IL MINOTAURO, gli ELOGI DEI LETTERATI ITALIANI.
Morì il IL 17 nov 1828.
Il "COPIONE" nella "
SCRITTURA DI SCENA".
COSI' LA STAMPA AL DEBUTTO DELL'ALLESTIMENTO
- LA SICILIA "... Ulisse e il mare urlano gli echi di Camarina. Il fascino di una poesia
dimenticata nei versi di Ippolito Pindemonte. Al successo hanno contribuito un eccezionale
Massimo Leggio, una bravissima Valentina Ferrante, un eclettico Riccardo Maria Tarci.
Un allestimento intriso di una variegata umanità, sospeso fra pragmatismo e nostalgia,
tra dimensione universale dell'uomo e individualità, proteso verso il vissuto più materiale
e quotidiano e la ricerca e la conoscenza... " (Giovanni Pluchino)
- GIORNALE DI SICILIA "L'Odissea approda a Camarina ed è successo. Il teatro letterario
portato in scena da Gianni Battaglia coglie l'idea della poesia e ne esalta il genere.
Il regista ha voluto essenzializzare alcuni momenti dell'opera di Omero in cui la chiave
poetica era dominante. (Giovannella Galliano)
- LA GAZZETTA DEL SUD "Restituire la poesia al teatro con una produzione artistica e
culturale ... : è l'Odissea di Omero, nella versione di Ippolito Pindemonte,
la nuova frontiera della sfida del regista Gianni Battaglia. ... Già nelle prossime
settimane entrerà nei circuiti regionale e nazionale.
- LA CITTA' "Va in scena a Camarina l'opera sostenuta dall'assessorato provinciale alla
Cultura ed è successo per la cura e la qualità garantite dal regista Gianni Battaglia.
L'Odisseo volutamente classicheggiante rende possibile una sorta di purificazione da
inquinamento subtelevisivo... (Daniela Citino)