Vittoria 2005

autore opera

ARISTOFANE
Aristofane Pare sia nato intorno al 445 a.C. nel demo di Citadene, nell'Attica, e morto ad Atene intorno al 385. Dotato di vasta cultura, pare non fosse direttamente coinvolto nella vita pubblica cittadina, nonostante i suoi testi siano intrisi di passione politica. Gli vengono attribuite circa sessanta commedie. Le prime, andate perdute, sono I banchettanti (del 427) e I babilonesi (del 426). Solo undici sono giunte fino a noi: Gli Acarnesi (scritta nel 425), I Cavalieri (424), Le nuvole (423), Le vespe (422), La pace (421), Gli uccelli (414), Lisistrata (411), Le Tesmoforiazuse o Le donne alla festa di Demetra (411), Le rane (405), Le Ecclesiazuse o Le donne a parlamento (392), Pluto (388).
Aristofane guarda alle vicende di Atene dalla visuale di un aristocratico conservatore e moderato. Di Atene soffre il declino, il crollo incombente.

GLI UCCELLI
fu scritta e rappresentata nel 414.
Due greci, Pistetero ed Evelpide, lasciano Atene per una nuova città, disgustati dei continui processi, in realtà delusi della imperfetta democrazia ateniese. Vagheggiano una città irreale, sede di tutti i piaceri e di ogni forma di libertà. Entrambi giungono nella dimora degli uccelli dove cercano e incontrano Tereo, re di Tracia, trasformato in Upupa secondo la leggenda, a cui chiedono consigli su dove stabilirsi. Attraverso Upupa vengono in contatto con gli altri volatili. Pistetero inganna gli uccelli. Li convince che essi sono stati i primi dei dell'universo, molto prima di Zeus e delle altre divinità e li incita a costruire una città fra la terra e il cielo, che sarà chiamata Nubicuculia. La città sarà così estesa da intercettare tutte le esalazioni dei sacrifici umani, così da "affamare" gli dei e indurli a cedere agli uccelli l'antico potere sugli uomini. Pistetero è acclamato "capo" assoluto. E mentre Nubicuculia è meta fugace di personaggi chiacchierati e corrotti della Atene del tempo, gli Dei, affamati, scendono a patti con Pistetero, proprio quando Pistetero ha da poco passato allo spiedo un gruppo di uccelletti che dissentivano dalla sua politica. L'ambasciata degli dei non sortisce effetti e Zeus sarà costretto a cedere a Pistetero il potere e a cedere Regina, la fanciulla che custodisce il fulmine e alcune altre "prerogative" olimpiche.

Grafica: Kreativamente - Sviluppo: Licio Ferrari