Vittoria 2005

copione

si offrono due "finestre" sul copione

Prima: Siamo al punto dell'azione nel quale Prometeo svela
al Corifeo e ad Evelpide la prossima resa degli Dei al governo degli Uccelli
: .....

PROMETEO E dopo che donai il fuoco ai mortali, Giove s'imbufalì di brutto, s'incazzò come direbbero nella Magna Grecia, e ordinò a quel fetentone di Efesto, a quel gran figlio de 'na mignatta, direbbero nella città di Romolo...

EVELPIDE ... e Remolo, secondo qualche potente del terzo Millennio...

PROMETEO ... ordinò a quel cornu... (Evelpide mugugna) di Efesto di costruire un pezzo di sbarra, dove fui attaccato ed esposto, col petto nudo, su una rupe scoscesa. E ora ogni occasione è buona per vendicarmi di Giove. Te lo confesso: se Giove mi capita a portata di mano gli faccio un buco così! 1645
Ora vado. E' mio auspicio che Pistetero sia informato di tutto e che di quanto detto voi facciate buon uso ... 1650 ...
(s'allontana.) (273)

........

Seconda: Il Poeta arriva nella città degli Uccelli, per chiedere, velatamente, elargizioni e oboli. Evelpide e Pistetero gli offrono
anche denaro per indurlo ad andare via
.

CORIFEO   Non hai capito? Smamma! Dipartisciti! (il poeta non si muove e il Corifeo gli cede una moneta metallica. Il poeta la vede controluce)
POETA       Che moneta è?
CORIFEO   Moneta... della Magna Grecia!
POETA       Italiana? (il Corifeo annuisce) Te la puoi tenere!
CORIFEO   E' di nuovo conio. E' un euros!
POETA       Quanto vale?
CORIFEO   Venticinque dollareos!
POETA       Zzzuuuhh! (nel senso "questa è grossa")
CORIFEO   Cento decadrammi siracusani!
POETA       Ora si vado: Celebra o dea dall'aureo trono, la città
                 gelida e tremante* ... Ah, là lá! Esce.) (238)

il copione intero si può richiedere al Teatro d'Arte

Grafica: Kreativamente - Sviluppo: Licio Ferrari