Vittoria 2005

note di regia di Gianni Battaglia - pag2

le parti, Prima, Seconda e Terza, strofe e antistrofe, i segmenti lirici (qui solo recitati), l'epírrema, l'antepírrema ecc.. Esalta il ruolo e il testo del Coro, costituito da 16 coreuti e non da 24; accentua la figura del Corifeo. Ripropone, ovviamente, i personaggi originari: il Protagonista Pistetero, il deuteragonista Evelpide,qui presente dall'inizio alla fine (in Aristofane esce di scena alla prima Parabasi), Upupa, il Corifeo, e altri personaggi della Atene del V sec., per lo più figure del mondo dei commerci, che Aristofane attacca impietosamente.

L'allestimento dà rilievo alla universalità di molti temi aristofaneschi: la conquista e il mantenimento del potere, per esempio, che Aristofane denuncia con vigore, ma anche la venalità, l'inganno, appartengono alle problematiche della cultura giovanile contemporanea e dunque in Aristofane sono stati letti dai giovani interpreti del Laboratorio Dionisos (ma da tutti i giovani direi) con "cognizione di causa" cioè con la consapevolezza della conoscenza diretta. Questa "coscienza" critica dei temi aristofaneschi, ha consentito di tratteggiare più efficacemente gli snodi emblematici della rappresentazione.

fantasia costumistica
La tensione fantasticante infine, che in Aristofane si profonde nel vagheggiamento di un mondo irreale, oltre che maturata nella materiale fantasiosa forma dei costumi di scena, è stata conseguita attraverso una piacevolezza estetizzante (nelle evoluzioni verbali e gestuali dei dinamismi scenici), ma non introiettata dai giovani interpreti, forse perché lontana dalla loro cultura tendenzialmente e lucidamente e razionalmente pragmatica. I giovani interpreti colgono le volute della fantasia aristofanesca come strumento di un gioco di scena, vivo ma pur sempre esterno alla loro natura.

cromatismi dei costumi nella semplicità
cromatismi dei costumi semplicitą

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Grafica: Kreativamente - Sviluppo: Licio Ferrari