Vittoria 2005

note di regia di Gianni Battaglia - pag2

Gianni Battaglia ... nel teatro il linguaggio non è convenzionale, se non per una categoria elitaria di spettatori; è "convenzionabile". La cosiddetta "comunione" fra spettacolo vivente e spettatori è una utopia. Non lo sarebbe in una società sapienziale. La realtà (la natura) crea un grande spettacolo delle sue cose. Anche il pensiero è spettacolo. Lo spettacolo che ognuno dà di sè può essere non voluto, inconsapevole. Ma non può non esistere.
La vita come spettacolo, ma anche il teatro come spettacolo, caratterizzano la recitazione di questo misterioso, e misterico, testo di Ionesco, e la spingono verso la parodia, e poi verso la caricatura. La vita della parodia si compie nel linguaggio; nel linguaggio parodistico, e poi caricaturale, che Ionesco incendia.

Gianni Bracchitta, il medico Il grande tema della morte resta centrale. Contro la morte all'uomo resta la sola arma della parodia, non come salvezza ma come distacco. Ecco, contro la morte il distacco del filosofo, il gioco del clown, l'oblio del circo! E gli resta la parola, come speranza. Gli interpreti parlano, parlano. Nononostante tutto, non si può fare a meno di parlare, perché non si può fare a meno di sperare, come Abramo, che "sperò contro la speranza".

Gianni Bracchitta Il Medico

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Grafica: Kreativamente - Sviluppo: Licio Ferrari