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Eugène Ionesco nato a Slatina, in Romania, il 26 novembre 1912. In tenerissima età è già in Francia dove il padre si trasferisce e dove vivrà quasi tutta la vita. Conquista la notorietà, nel secondo dopoguerra, con "La cantatrice calva". E' considerato, con Beckett, Genet, Adamov, uno dei grandi autori del teatro dell'assurdo, sorto in Francia intorno alla metà del Novecento.
Dagli altri autori si differenzia per il linguaggio comico, grottesco,
irridente, a tratti sarcastico e per la sfrenata fantasia nell'intreccio
delle sue commedie. Le sue opere più conosciute: La
cantatrice calva, La lezione, Le sedie, Vittime del dovere, Amedeo o come sbarazzarsene,
Il pedone
dell'aria,
Delirio a due, Il re muore (considerato il capolavoro), Il
salone dell'automobile, Per preparare un uovo duro.
Finalmente un autore discusso, esordiva Muriel Reed in un articolo su Ionesco pubblicato da "Il Dramma" nel 1957. Finalmente un autore che scuoteva le abitudini del pubblico, imponendogli anticommedie e pseudodrammi dalle situazioni assurde e dal linguaggio paradossale...
Ionesco viene accusato di essere il portatore di una ideologia reazionaria, in nome della quale l'arte resterebbe un mero fatto individuale, senza finalità storiche e senza responsabilità sociali... " (Gian Luigi Falabrino, Ionesco, ed. Il castoro).
Muore a Parigi nel 1994. Il suo corpo è stato sepolto nel cimitero di
Montparnasse.
foto: Ionesco da www.alalettre.com (foto grande) e da web.tiscali.it.
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