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autori opera
Rino Farruggio.
"Maria Schininà, ragusana, poi Suor Maria del Sacro Cuore. 1844-1910.
Fondatrice di un istituto di assistenza che oggi, in appena un secolo
dal primo mattone, opera già con 52 case disseminate in tutto
il pianeta. Figura mai scomparsa dalla memoria generazionale dei siciliani
e degli Iblei; tuttora presenza forte e àncora ideale in questo
povero mondo inquieto.
Nel corso del 1989 viene pubblicato a Roma il musical "Maria
Sempre" di
Rino Farruggio, al quale partecipano il m° Giacomo dell'Orso e la
moglie Edda, raffinata cantante e attrice di prosa.
"
Maria Sempre" di Rino Farruggio traduce in musica la figura di Maria
Schininà cogliendola nei tratti biografici e nei "segni" che
distinsero, e quasi scolpirono, i percorsi di questa donna... del Sud,
nel suo umanesimo e nella sua spiritualità. "Maria Sempre" poi
raggruma alcune immagini culturali, riassunte come in una sintetica pennellata
pittorica. Ritroviamo
così: le rinunzie esistenziali della giovane Maria in "Liberami
dalla musica"; la forza dell'amore materno e del donarsi missionario
in "E come Maria"; il senso incrollabile della provvidenza
in "Dammi tutto che tutto mi manca"; il fervore mistico e lo
stato contemplativo in "O Bellezza Eterna". Ancora, una sintesi
fra vocazione caritativa e chiamata divina nel canto "Siciliana".
Ritroviamo il popolo, bagliori sofferti e rassegnati di sicilianità carica
di presagi, nei canti "Ninna oh, ninna ah" e sul "Lavoro".
A chiusura il messaggio, testamentario se vogliamo, nei versi finali "Nel
campo che ci hai fatto seminare / un albero è cresciuto e ha messo
i fiori... Finché ci sarà un povero d'amare / coltiveranno
il campo le tue suore".
Gianni Battaglia.
Sul testo drammaturgico A una donna del Sud scritto dal regista ibleo centralità di scrittura vi hanno le tappe esistenziali e i messaggi di Suor Maria (dal 1860 al 1910) mentre, quasi in trasparenza o quasi controluce, scorre per temi generali la storia di Ragusa, con richiami alla Sicilia: il colera del 1837 (evocato emblematicamente in dialogo), gli ultimi anni borbonici nell'isola, l'unificazione del '60-'61, le avventure coloniali del nuovo Stato, la miseria desolante nel meridione di fine secolo, il terremoto di Messina del 1908... Alcun cedimento Gianni Battaglia ha consentito a una scrittura serafica, frataiola, apologetica, nè a pretese ricostruttivistiche o esegetiche.