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Dalla edizione 1989 inizia la riforma del Dramma Sacro che in pochi anni porta l'evento alla dimensione artistica che gli viene riconosciuta adesso nel Sud e in Italia
la locandina del 1989
La Basilica San Giovanni Battista di Vittoria svolge un ruolo fondamentale nella tutela dell'evento, e con la tutela possiede la titolarità decisionale e di custodia del Dramma Sacro. La titolarità decisionale spetta di fatto alla figura centrale del clero vittoriese: l'arciprete della Basilica. Ma l'arciprete non assume decisioni personali ma si attornia sempre di un comitato che funge da organo consultivo e in qualche modo anche esecutivo. Nell'ultimo decennio del secolo scorso la Basilica S.G. Battista assume le decisioni su una profonda revisione dell'evento sacro.
La spinta al rinnovamente arriva da un uomo infaticabile, una figura di
grande prestigio nel clero e nella società iblea e vittoriese, Mons.
Giuseppe Calì, arciprete della Basilica San Giovanni Battista, che
per anni lavora, da uomo di Chiesa, ma anche da uomo colto, alla tutela
di questa tradizione scenica e religiosa, di questo bene culturale della
intera Sicilia.
Mons. Calì con Gianni Battaglia in una immagine di repertorio, consueta nel decennio di riforma seguìto all'89
pag1 - pag2: la locandina del 1989 e il ruolo della Chiesa locale