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scenografia costumi musiche - bozzetti scenografici
La scena del "Dramma Sacro" raffigura il Golgota. Tradizionalmente presenta un plastico praticabile, realizzato su misure gigantesche, su cui agiscono gli attori e le maestranze. Il plastico, sempre ascensionale, va ad addossarsi a un tempietto neoclassico che, all'altezza di oltre 4 metri, regge la statua con il Crocifisso. Nella edizione '89 il plastico si dilatava in un'ascesa di oltre 35 metri culminante con la sommità delle tre croci, su una profondità di oltre 12 metri.
La presenza e la professionalità dello scenografo ARTURO BARBANTE segnano l'architettura scenica e costumistica del "Dramma Sacro" dell'ultimo decennio. Le sue realizzazioni si collocano in una tradizione estetica solenne e monumentale che trova una radice storica di pregio negli allestimenti del vittoriese FILIPPO MIRANDA intorno agli anni Cinquanta, e di Pietro Palma.
Barbante, come Miranda, ha mantenuto il carattere della monumentalità e della dilatazione spaziale dei plastici del Golgota, ma rispetto a Miranda ha migliorato la tecnica realizzativa e gli stessi elementi figurativi e simbolici che al Golgota si ispirano.
Al lavoro di Barbante nelle scorse edizioni si è affiancata la progettualità di ALFREDO CAMPO, docente e studioso di arte e scenografia, come Barbante.
dall'alto: due bozzetti scenici di Arturo Barbante; sotto: la scena del 1991, la scenografia anni '50 di Filippo Miranda
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