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scenografia
L'allestimento accoglie il principio scenografico tradizionale delle sacre
rappresentazioni, non solo di tradizione italiana e medievale, ma anche
siciliana ed iblea, ricordata dallo storico Giorgio Occhipinti: Non
si rileva ove si facessero queste antiche rappresentazioni... Il grande
apparato e le varie scene (talora richieste
dai paesi vicini) mi fa ritenere che le recite avvenissero nel sagrato e
di sera... (La festa di San Giorgio nell'antica
Ragusa).
Il progetto scenografico del T.d'A. sviluppa un monumentale praticabile
dilatato in P.zza Duomo in Ibla, con singoli luoghi deputati, ad accogliere
le varie scene di questa sacra rappresentazione, collegati da passerelle.
Al centro sud della piazza sta LA CORTE DI DIOCLEZIANO CON IL TRONO, sotto
il quale si notano le prigioni dove San Giorgio sarà rinchiuso. Sulla
sinistra stanno IL TEMPIO DEGLI DEI e, avanti, il luogo dove SAN GIORGIO
UCCIDE IL DRAGO; sulla destra LA FORNACE della tortura del santo; poi IL
LUOGO DEGLI ORCHESTRALI E DEI MUSICI; LA GROTTA DEL DRAGO; IL CAVALLO DI
SAN GIORGIO (una enorme scultura stupendamente realizzata dallo scenografo
Franco Zago). Il pubblico è accolto in mezzo alla scena, fra luoghi
deputati e passerelle, in una commistione suggestiva di spettatori, attori
e dinamismi teatrali.
La scenografia è una ottima prova dello scenografo ragusano Franco Zago.
dall'alto: la scena appena ultimata, e sotto un particolare della scena, a cui segue il cavallo in costruzione.
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